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martedì 3 gennaio 2012

Mostra: Body Worlds



Se siete persone che si impressionano, non andate a vedere questa mostra sul corpo umano. L’esposizione si incentra sulla vita e la morte, presentando allo spettatore molti organi singoli affiancati da plastinati corporei integrali. Ma cosa sono i plastinati? La plastinazione è un procedimento che permette la conservazione del corpo umano tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone. Questa tecnica rende i reperti organici rigidi ed inodori, mantenendo inalterati i colori. La plastinazione è stata inventata e brevettata dall'anatomopatologo tedesco Gunther Von Hagens, soprannominato il “Dottor Morte”.

Il percorso espositivo è ben accompagnato da cartelli esplicativi purtroppo male illuminati (peccato!) e si compone di teche in vetro dentro le quali si possono ammirare parti del corpo umano prese singolarmente con spiegazione delle loro funzioni vitali. Spesso, accanto viene associato lo stesso organo colpito da qualche malattia (è la parte che più mi ha impressionato) che probabilmente farà smettere di fumare a chi si sofferma sui polmoni incancreniti! Ai lati delle teche spuntano i plastinati, atteggiati nelle posizioni più inconsuete, dal giocatore di tennis all’equilibrista, dalla nuotatrice alla riproduzione del dipinto di Rembrandt “La lezione di anatomia del Dr. Tulp”, che ritrae il Dr. Tulp, chirurgo olandese, alle prese con il sezionamento dell’avambraccio di un cadavere, scelta particolarmente felice visto il tema-mostra. Non manca, inoltre, la sezione dedicata alla gravidanza, con una donna incinta di otto mesi, forse il pezzo più forte e emotivamente impattante della mostra.
Sicuramente molto istruttivi sono i plastinati “esplosi” dove la dissezione anatomica prevede l’apertura degli spazi anatomici, che vengono estratti e separati l’uno dall’altro, proprio come un’esplosione. Scenografica, invece, la sezione plastinata in 3D, che mi ha fatto pensare a Damien Hirst, a “Some Comfort Gained Form the Acceptance of the Inherent Lies in Everything”, del 1996, dove l’artista inglese presenta il corpo di due mucche tagliato in dodici sezioni, conservati nella formaldeide.

Non resta che consigliarvi di andare a vedere questa mostra spettacolare, fuori dal comune, e chissà che magari deciderete anche voi di donare il vostro corpo perché tutti i preparati anatomici che vengono mostrati nei BODY WORLDS sono veri. Nascono da persone che, in vita, avevano disposto che il loro corpo dopo la morte fosse messo a disposizione per la formazione dei medici e per spiegazioni ai non professionisti.
Effettuerete un viaggio all’interno del corpo umano, un modo originale per guardare dentro se stessi attraversando lo specchio per scoprire che sotto la pelle si nasconde un mondo affascinante per la sua perfezione.   

Body Worlds, Officine Farneto, via dei Monti della Farnesina, 73 (Roma)
14 settembre 2011 – 12 febbraio 2012.



                                                             
        Gunther Von Hagens, soprannominato il “Dottor Morte” (quello a destra!!).


1 commento:

  1. interessante, ma sarebbe opportuno valutarne l'impatto etico..
    I.

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