Il filo rosso del destino
Si
può parlare di atmosfere trasognanti nelle tue opere, di sentimenti
espressi attraverso una sensibilità cromatica?
Le
mie immagini valicano spesso il confine con l’onirico, mi piace
pensarle con prospettive instabili tra scorci assolutamente reali,
costruirle partendo dall’interno di una stanza, da un vecchio
magazzino, dalle strade di una città... mi piace incontrare le
figure, gli abitanti di questi mondi soprani e sottani (per dirla col
titolo di una delle mie mostre), persone sospese e perse alla ricerca
di un equilibrio tra la presenza e l’assenza, tra la luce e
l’ombra.
Di
fondo mi piace vagare con loro per realizzare un palcoscenico
emotivo, servendomi sia del dinamismo del segno, che della scelta del
colore.
Mondi soprani mondi sottani
Spesso
le favole entrano nei tuoi soggetti…
Adoro
le favole e le leggende, in qualche modo sono la parte che più ci
lega alla capacità di sognare dei bambini che spesso perdiamo da
adulti.
Per
dirla tutta ultimamente le favole entrano sempre di più a far parte
del mio lavoro, girano sopra i miei pensieri per scendere dalla
giostra dell' incanto-disincanto con un piccolo tocco di inquietante
stupore.
Per
spiegarmi cito ad esempio la mia opera “Cappuccetto
rosso ed il suo lupo”,
è un lavoro in cui la protagonista non è una bambina persa tra i
boschi a cogliere fiori ma una figura femminile, integrata in un
paesaggio urbano fatiscente, che si trova a dover scegliere tra una
possibile via d'uscita e il buio dell'edificio accanto a lei; in
questo caso il “Suo” lupo è la sua ombra una parte che forse non
sa neanche di avere.
Cappuccetto rosso ed il suo lupo
Particolarmente
suggestivo è stato l'happening “Streghe Underground” del 2010:
impressioni e considerazioni.
“Streghe
Underground. Conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali”
è un'idea realizzata con l'artista Bruno Parretti, il progetto
prende il via da un suo testo che narra di un mondo popolato da
streghe, raccontate come perfette compagne dei sogni e degli ideali
inespressi di ognuno di noi; gli stessi sogni che a un tratto, una
mattina all'alba, decidono di venire a chiedere il conto per quelle
risposte non date.
Beh
l'ho trovato un tema così coinvolgente, che.. come dire, né sono
rimasta “stregata”.
Ricordo
ancora con piacere le nostre opere unirsi alle performers in scena
per raccontare la storia ed è impossibile dimenticare anche
l’emozione di vedere in mostra “The
Prayer”,
la nostra prima video animazione (un lavoro al quale siamo
particolarmente legati), accompagnato e completato dalla splendida
colonna sonora del musicista Paolo Pavan.
http://stregheunderground.wordpress.com/
THE
PRAYER:
Esponi
spesso con l'artista Bruno Parretti, com'è nata questa
collaborazione?
La
collaborazione è nata in modo molto naturale poiché entrambi
pensavamo di realizzare eventi performativi installativi e così,
dopo alcuni scambi di idee, abbiamo deciso di collaborare ad un primo
progetto: “Effetto Brecotal”, presentato sul palco del festival
“Frammenti” di Frascati nella stessa serata in cui suonava
Francesco Bollani seguito dallo spettacolo di Ascanio Celestini.
Il
passo successivo è stato “Altamente Instabile” e da lì siamo
andati avanti.
Quali
circostanze ti vengono le idee migliori?
Non
c'è una circostanza precisa, semplicemente abbandono le redini dei
miei pensieri per lasciarmi attraversare dalle immagini che ho dentro
ed è in quel momento che cerco di farle mie per trasporle nella
realtà...le rincorro tra i miei scatti, tra gli ambienti che ho
visitato, tra un ricordo vero ed un ricordo inventato, cerco di dar
loro una traccia, un percorso ed è così che comincio a disegnare e
mentre disegno l'idea cambia, cresce, cerca la sua strada e prende
forma...
A cosa stai lavorando in questo momento?
In
questo momento sto lavorando ad una serie di opere sul tema delle
favole, tema al quale come avrete capito tengo molto, nel contempo è
anche in lavorazione un nuovo progetto con Bruno, una nuova avventura
nelle lande sospese dei mondi di confine...
Il desiderio
Seguendo il coniglio bianco
Sulla strada