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lunedì 9 gennaio 2012

Mostra: Steve McCurry


Era da tanto che una mostra non mi emozionava così..ci voleva Steve Mc Curry con la sua personale al Macro. Grazie ad un suggestivo allestimento, quello di Fabio Novembre, che ha pensato di ricreare una sorta di “villaggio nomade con una serie di volumi che si compenetrano tra loro per restituire quel senso di umanità che si respira nelle foto”, ma soprattutto grazie alle spettacolari immagini di uno dei più grandi maestri della fotografia del nostro secolo, la mostra di Mc Curry trasmette sensazioni forti.
Raccolte in strutture reticolari in plexiglass (ogni costruzione rappresenta una sorta di igloo, dal forte impatto visivo) sono esposte più di 200 fotografie, oltre al celeberrimo ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattate durante la trentennale carriera del fotografo come reporter. Inedita è la presentazione del progetto “The last roll”: 32 scatti in giro per il mondo utilizzando l’ultimo rullino prodotto dalla Kodak danno vita ad una serie di immagini dedicate al Buddismo, scattate in Thailandia e in Birmania.
Vi troverete sotto lo sguardo di bambini con enormi occhi neri, armati con pistole come degli adulti, oppure che giocano arrampicandosi su carri armati dismessi, e sorriderete di fronte ad un gruppo di buddisti che si divertono con una partita a pallone. Vi faranno riflettere, invece, le donne di Kabul imprigionate dal burqa o le atrocità della guerra, dove le protagoniste sono le orrende ferite che si impongono con tutta la loro brutalità.
Le foto sono talmente ricche di colore e di luce da sembrare retroilluminate, ma non è così perché è solo grazie alla maestria di Mc Curry che il risultato è così elevato. Concludiamo con una frase dello stesso artista perché nessuno meglio di lui può esprimere la sua poetica:

“La maggior parte delle mie immagini sono di persone. Cerco il momento indifeso, l’anima più genuina che si affaccia, esperienza impressa sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che quella persona può essere, una persona colta sopra un paesaggio più ampio, che potremmo chiamare la condizione umana”.

Possiamo solo aggiungere che Mc Curry è riuscito pienamente nel suo intento.


“Steve Mc Curry” in mostra:
3 dicembre 2011 – 29 aprile 2012
La Pelanda, Macro Testaccio
(piazza Orazio Giustiniani, 4)


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